2012, Maggio, Sabato 5.
Ho appena finito di buttare giù un migliaio abbondante di parole nel mio romanzo e mancando nuovamente poche ore all’alba, mi ritrovo con il cervello che fatica a fare uso del linguaggio. Tanto più facile sarebbe regredire in questo momento a un tipo di comunicazione animale. Un grugnito: ho fame, due grugniti: togliti di mezzo, niente grugnito: meglio che sono io che mi tolgo di mezzo… ecc.
La lotta per la sopravvivenza è decisamente più complessa e incasinata se ti tocca esprimere concetti come “Perché diavolo la mia residenza è ancora in Italia nonostante abbia a più riprese sollecitato in ambasciata affinché venisse trasferita all’estero?” oppure “Ho bisogno di una connessione a internet che mi permetta per lo meno di cercare termini come «convoluto» o «lapillo» su google, se no qui mi saltano i nervi, e finisco per regredire a comunicare per mezzo di grugniti”.
Tra l’altro anche i miei capelli oggi hanno assunto un aspetto più animalesco, dopo che ieri li ho lavati con l’aceto. Sì, lo so che sembra una cazzata, ma da quando avevo smesso di usare sciampo e sapone il mio livello di igiene ho notato essere di molto migliorato. È più di un anno ormai. Solo che quando avevo iniziato avevo i capelli corti, adesso sono lunghi e di tanto in tanto lo sciampo serve. Sto scoprendo sperimentalmente che ormai nemmeno il buon vecchio aceto (bianco, industriale e completamente finto come quello che ti vendono nei supermercati qui, quindi a rigore non è nemmeno di quello vecchio…) può bastare a dare ai miei capelli un aspetto decente.
Ma chissenefrega dell’aspetto decente, giusto? Giusto. Ma domani io lo sciampo me lo faccio lo stesso. Così, senza nessun motivo in particolare, se non quello di trasgredire.
Oggi sabato finalmente non mi sono dovuto sorbire le telenovele pomeridiane di mia nonna, e fanculo al correttore ortografico che mi segna sia “telenovele” che “fanculo”. Invece la telenovela serale era carina, ho notato che è ben scritta, ben recitata, ben diretta, una commedia brillante, divertente, esilarante. Quando sto con mia nonna la TV diventa una parte importante della vita. Io la TV non la guardo mai, la ragione principale è che non mi va di sprecare corrente elettrica per rincoglionirmi in quella maniera, ma oltre alla mia tirchieria ci sono altri motivi. Come per esempio il fatto che la TV qui in Cile riesce a fare più schifo che in Italia. Un trash assurdo, una sovrabbondanza di reality e di calcio che ti fa venire dubbi sul fatto che l’essere umano abbia davvero sviluppato un sistema di linguaggio evoluto.
E insomma nonostante oggi le telenovele non ci fossero, oggi pomeriggio ci siamo guardati una specie di reality in cui un “famoso” va a vivere con una famiglia “del popolo”. Il famoso in questione nella trasmissione di oggi era una valletta siliconata. Ma pareva una persona simpatica e generosa, quindi posso dire che non è stato solo il fascino del silicone a tenermi davanti alla TV, e il naso mi cresce solo a metà.
Per il resto ho passato l’aspirapolvere, aiutato a lavare i piatti e cucinato.
(To be continued…)