2012, Maggio, Sabato 5.
(…continued)
Ho fatto un soffritto di condimento per le lenticchie ultra sciape di mia nonna. Adesso il correttore mi sta davvero facendo incazzare, non mi prende nemmeno “sciape”, ma l’ho appena aggiunto al dizionario del processore di testo, così almeno risolviamo definitivamente il problema. Comunque, a proposito del cucinare, devo dire che fa una certa impressione stare lì in cucina con tua nonna e ritrovarti davanti alla sconcertante evidenza che cucini meglio di lei. Per carità, lei è bravissima a preparare certe cose, dolci e infornati principalmente. Io i dolci non li faccio perché gli ingredienti costano troppo, e il forno non lo uso perché consuma troppo gas. Be’, anche per il fatto che fare quelle cose richiede tempo e mi rompe le palle… ma soprattutto è il fatto del gas.
Dicevo, cucinare meglio di tua nonna fa un certo effetto quando sei abituato alle nonne italiane che fanno delle cose miracolose quando invitano la famiglia a pranzi e cene da loro. Io qualcosina in cucina l’ho dovuta imparare, se no morivo di fame. Mia nonna invece è sempre stata abituata ad avere la domestica in casa o a mangiare fuori… beata lei che quella vita l’ha potuta fare così a lungo da non avere mai imparato nemmeno a fare un po’ di sugo in padella. Quindi oggi ho cucinato soprattutto io, epperò ha mangiato soprattutto lei. Cioè, in realtà sono io che ho mangiato più lenticchie, ma non parlo di un fatto di quantità assoluta, quanto di bisogni personali. Mentre io facevo il condimento che desse un senso all’esistenza di quelle lenticchie, mia nonna ha bollito un broccolo, e meno male che l’ho praticamente costretta a spezzarlo in rametti, se no il broccolo era ancora lì, tutto intero, a resistere tenace alla cottura al vapore. E sono stati proprio i broccoli che hanno stonato la giornata… mia nonna se n’è fatti fuori più della metà, e verso le sei di sera, poco prima che arrivasse Enrique, già era di pessimo umore perché si sentiva male e gonfia per l’indigestione da broccoli.
Quando le capita di sentirsi così è una tragedia, sono rimproveri e lamentele a mitraglietta come ti muovi. Per esempio quando è arrivato Enrique ho tirato fuori il Grand Marnier per farci un brindisi con qualcosa di buono. Non vi immaginate le cazziate perché non avevo rimesso SUBITO a posto la bottiglia, o perché avevo preso i bicchierini sbagliati, o perché avevo osato proporle un bicchierino di vodka all’arancia per aiutarla con lo stomaco.
Però quel Grand Marnier importato dalla Francia era davvero spettacolare, una roba di classe e tutto sommato il bilancio dell’esperienza alcolica di oggi è positivo.
Anche il bilancio del romanzo oggi è positivo, quello di internet invece fa cagare, in special modo oggi.